Il cammino del canturino al Challenger di Panama City si ferma negli ottavi di finale. Dopo la bella vittoria di ieri, Arnaboldi ha però confermato i progressi collegati anche al cambio di superficie, dal veloce alla terra.
Fratangelo, numero 100 al mondo e quinta testa di serie, ha rischiato seriamente di uscire pur senza mai difendere un match point. Eppure lo statunitense si è trovato sotto di un set (7-5) e 4-3 Arnaboldi (30-30 al servizio), per poi riuscire a impattare il conto dei set con un parziale di 10 punti a 2 (6-4).
Pazzesca l’ultima partita. Dal 3-3 in avanti sono arrivati solo break (cinque consecutivi) fino al 6-5 Fratangelo quando l’americano è riuscito a chiudere la battaglia per 7-5 dopo 2 ore e 28 minuti. Ma dal 4-4 in avanti, è successo di tutto.
Prima è arrivato il time out medico chiesto dal canturino, spesso costretto a servire dal basso. Poi Fratangelo nonostante gli evidenti limiti fisici dell’avversario non è riuscito ad approfittarne, venendo più volte passato a rete da Arnaboldi. Incredibile il decimo gioco in cui Arnaboldi ha strappato il servizio all’avversario – nervosissimo per questa situazione – solo con palle corte.
Poco dopo è però arrivata l’inevitabile capitolazione, con il canturino ormai impossibilitato non solo a servire ma anche a correre.