Semifinale ancora una volta amara per Andrea Arnaboldi che non riesce a infrangere quel vetro che lo separa dalla finale. Era già successo in tre precedenti Challenger quest’anno (in Messico, in Florida e a Biella) ed è successo anche a Banja Luka al termine di un torneo in cui comunque il canturino è andato alla grande.

Anche oggi, nonostante il punteggio severo del secondo set (7-6 6-0), c’è stata partita per un set e mezzo. Di fronte ad Arnaboldi c’era il tedesco Maximilian Marterer, testa di serie numero 3 del tabellone e favorito per la vittoria finale.

Il primo set è scivolato via veloce con un break per parte e senza ulteriori possibilità lasciate all’avversario. Nel tie break Arnaboldi ha pagato un inizio “lento” (0-3, 2-5) perdendo il parziale per 7-4.

Marterer avanti di un break nel set finale (0-2). La partita si è decisa qui perché il canturino, grazie ad un bel passante di diritto, ha avuto la palla per strappare il servizio al tedesco senza riuscire a sfruttarla (altro diritto questa volta in rete) dando il via all’allungo del teutonico per il 6-0 che ha chiuso il match.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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