SI riparte domani, nella festa del patrono di Como Sant’Abbondio (alle 11) con i quarti: subito in campo il derby d’Italia tra Filippo Baldi e Matteo Donati. Poi a seguire gli altri incontri chiusi dal favoritissimo Martin Klizan contro Viktor Galovic.
Ma torniamo all’oggi partendo dal primo match, quello con Christian Garin e Tomislav Brkic. Garin ha svolto il compitino, chiudendo 6-4 6-4 e ottimizzando al massimo le palle break avute. Ora se la vedrà con Juan Ignacio Londero che questa sera ha distrutto Dustin Brown come già aveva fatto un mese fa in Germania.
Eppure l’inizio era stato complicato, con due palle break salvate subito in apertura e la chiamata del fisioterapista per un calo di zuccheri. Situazione risolta in breve tempo e argentino padrone del campo più di quanto dica il punteggio finale di 7-5 6-2.
Nel pomeriggio Roberto Marcora aveva cercato di proseguire la marcia come lucky loser, portando a casa il primo set per 7-6 contro Facundo Arguello (altro argentino, sono due nei quarti) prima di entrare in riserva e cedere per 6-1 6-3. Il servizio ha tradito Marcora proprio nel giorno in cui avrebbe potuto essere decisivo, contro un giocatore come Arguello molto positivo in risposta.
Il match del giorno è però stato quello di Salvatore Caruso, siciliano di Avola, contro Filip Horansky, slovacco in grande fiducia che nelle ultime tre uscite Challenger aveva totalizzato una vittoria e due semifinali.
Primi due set all’opposto, 6-2 Caruso e 1-6 Horansky. Poi si scatena la battaglia: l’azzurro scappa avanti 3-0, viene ripreso sul 3-3, ha un match point sul 5-4 e servizio (annullato da un passante da applausi dello slovacco), viene di nuovo raggiunto sul 5-5 ma infila gli ultimi due game per il 7-5 che fa esplodere il centrale.
Pronostici? Klizan se gioca anche solo all’80% delle sue possibilità. Per il resto, oggi come ieri, non abbiamo la più pallida idea. Diremmo per le semifinali Londero, Baldi e Caruso ma bisognerà vedere quanto l’argentino e il siciliano riusciranno a recuperare nel corso della notte le fatiche di oggi
