Partita in cui, senza troppi giri di parole, Arnaboldi ha semplicemente giocato meglio, lottando quando c’era da lottare, recuperando palline a metri fuori dal campo, costringendo l’avversario a fare sempre un colpo in più piuttosto che uno in meno. Esattamente il contrario di Sinner.
Partita che aveva preso una brutta piega per Arnaboldi, sotto 4-2 (dopo un break “regalato” con un errore su un facile smash) e costretto a chiamare il time-out medico. Alla ripresa del gioco tutto cambiava. Il pallino passava nelle mani del brianzolo, capace di comandare il gioco per tutto il game anche con l’avversario al servizio per il set sul 5-4.
Break che rimetteva tutto in discussione (5-5) anche se ormai la partita aveva cambiato padrone. Sinner, sfiduciato, cedeva 7-5 in 50 minuti, poi rimaneva attaccato all’avversario in apertura di secondo set senza tuttavia dare mai l’impressione di poter impattare. E questo, a nostro avviso, più per meriti di un ottimo Arnaboldi che per altro. Il nuovo break arrivava sul 3-2. Allungo che il canturino sfruttava giungendo a braccia alzate fino al 6-3.