MANERBIO. Partiamo dall’infinito braccio di ferro tra Andrea Arnaboldi e l’ex 40 al mondo Teymuraz Gabashvili, georgiano che difende i colori della Russia. Partita pazzesca e giocata anche bene dal canturino, che con astuzia e strategia ha saputo replicare colpo su colpo alla potenza dell’avversario. E quanto Gabashvili alzava il livello (come sul finire del primo set, con un break per andare a servire per l’1-0 sul 5-4) Arnaboldi aspettava il momento giusto per cogliere al volo i cali dell’avversario (5-5, poi 6-6 e tie break vinto dal georgiano 7-2). Secondo set con il canturino sempre avanti (3-1, 4-2 e 6-4) e ultimo parziale in cui alla fine, a risultare decisivo, è stato un break concesso da Arnaboldi subito dopo un time out medico chiesto da Gabashvili (sul 2-1 e servizio per l’azzurro) che ha spezzato il ritmo. Andrea, sul 4-2, ha poi avuto due palle per il controbreak (non sfruttate) e il match si è chiuso sul 7-6 4-6 6-3 dopo 2 ore e 45 minuti di gioco e 106 punti a 101 per il georgiano. Peccato.
APPIANO (BOLZANO). In Alto Adige invece, Federico Arnaboldi, al suo primo quarto di finale in un Itf del World tennis Tour (25 mila dollari) non è riuscito a battere Pietro Rondoni, già 354 dell’Atp e oggi 500°. Match durato due ore e concluso con il punteggio di 6-4 6-4. Rondoni partiva favorito, per la maggiore esperienza e per aver vinto in carriera 5 Futures, l’ultimo dei quali quest’anno a Reggio Emilia. Nel primo parziale Arnaboldi jr ha pagato a caro prezzo un break in apertura frutto anche di due doppi falli (0-2, 2-4, 4-6) mentre nel secondo set il break, l’unico, è giunto sul 2-2 ed anche in questo caso è stato mantenuto fino al 6-4. Una curiosità: quest’anno, solo poche settimane fa, Rondoni aveva giocato anche contro Andrea Arnaboldi perdendo in due set (7-6 6-4) sui campi del Challenger di Poznan.