Iniziamo dalla parte alta del tabellone. Di fronte la testa di serie numero 1, il marchigiano Stefano Travaglia che oggi in un’ora e un quarto (senza concedere palle break) ha eliminato Jelle Sels, olandese, per 6-4 6-4, e lo slovacco Andrej Martin che arriva dalla finale di L’Aquila. La classifica dice 81 a 124 per l’azzurro. I precedenti sono però 2-1 per lo slovacco che oggi, in difficoltà con il giovane talentuoso Daniel Altmaier, si è “salvato” grazie al ritiro dell’avversario per una distorsione alla caviglia patita nel secondo set, avanti 3-0 dopo aver perso il primo 7-6. Non solo Martin è avanti nei precedenti, ma ha anche vinto i due giocati sulla terra battuta, l’ultimo quest’anno in Kazakistan (fu 6-4 6-4). Travaglia, sempre quest’anno, ha invece vinto per 6-3 6-4 nel primo turno delle quali degli Australian Open ma si giocava sul veloce. Insomma, la partita sembra aperta ad ogni pronostico.
Passiamo alla seconda semifinale. Giannessi è oggi 150 al mondo, ma ha un best ranking di 84. Quest’anno ha già vinto a Vicenza e fatto finale a San Benedetto. Tra lui e Facundo Mena non ci sono precedenti. Quest’ultimo è proprio in queste ore al best ranking di 266° al mondo. Sulla carta, insomma, il favorito è lo spezzino. Mena, tuttavia, è il classico e pericoloso “giocatore in fiducia” e ad agosto ha già giocato la finale al Challenger di Augusta. Il suo cammino poi, a Como, è stato senza ombre: fuori nell’ordine tre teste di serie, la 5 (Lorenzo Giustino), la 9 (Facundo Bagnis) e oggi la 3, quel Pedro Sousa che vince a Villa Olmo nel 2017. Battuto, tra l’altro, in un’ora per 6-2 6-0. Giannessi invece ha giocato per 2 ore e 40 contro Dmitry Popko (Kazakistan) spuntandola solo alla fine per 7-6 (rimontando da 0-5), 4-6 6-4. Anche qui, insomma, il match appare più equilibrato e incerto di quanto dica la classifica.
Un ultimo dato: sia Travaglia sia Giannessi hanno bisogno di punti. Il primo – che ne ha molti in uscita – per rimanere intorno alla posizione numero 80, il secondo per scalare posizioni riavvicinando la piazza numero 130. I Challenger come quello di Como, in questo momento della stagione, sono preziosi proprio per questo, per i punti Atp che potrebbero rivelarsi decisivi per iniziare il 2020 in buona posizione.
Insomma, buone semifinali a tutti. Si inizia alle 12 con la prima semi di doppio, poi – tutto sul Centrale – i due match di singolare aperti da Giannessi-Mena. A chiudere, il doppio dei cugini Arnaboldi. Le finali – sia di singolare sia di doppio – si giocheranno dunque di domenica.