Il pubblico, nelle dichiarazioni post match, aveva provato a farlo parlare in italiano. “No no, meglio l’inglese – ha risposto un timidissimo Cerundolo – È la prima volta che vengo a Como, volevo congratularmi con Gian Marco Moroni per la partita che ha giocato. È stato un bel torneo. Grazie a tutti voi che siete venuti in questi giorni e anche oggi, è bello giocare con il pubblico”.
Stesso tema toccato da Moroni: “È bello poter tornare a giocare davanti al pubblico – ha detto il romano, anche lui bravissimo – Grazie a tutti voi che siete venuti oggi. Noi siamo contenti di questo. Grazie anche all’organizzazione del torneo per quello che ha fatto per noi giocatori, e complimenti a Juan Manuel Cerundolo che ha giocato una grande partita e sta disputando una grande stagione. Grazie infine alla mia famiglia e al mio allenatore che sono stati con me questa settimana”.
Presente alla premiazione anche il Prefetto di Como, Andrea Polichetti. “Ringrazio tutti gli atleti che hanno preso parte a questo torneo – sono state le sue parole – Abbiamo letto nei loro volti in modo particolare in questa finale, lo sforzo fisico che non può che essere una significativa manifestazione della passione che loro mettono in questo sport. E questo noi oggi lo consegniamo idealmente ai ragazzi qui presenti, ma anche a tutti i comaschi. Grazie al Tennis Como che ha voluto organizzare questa manifestazione. Conosco i sacrifici e gli impegni, ma lo sport fa crescere il territorio affermando valori sani, e in questo periodo storico particolare questa testimonianza è particolarmente preziosa e va tutelata e promossa”.
Juan Manuel Cerundolo ha ricevuto anche il premio riservato alla memoria dell’ex presidente del Tennis Como, Giulio Pini, scomparso un anno fa e a cui è stato dedicato il torneo. In campo a premiare il giovane argentino è scesa la moglie Lucia. Giulio Pini è stato l’uomo che più di ogni altro, nel 2006, ha fortemente voluto la nascita di un Challenger in riva al Lario, torneo giunto alla 15esima edizione.