Gli Arnaboldi fermati ad un passo dalla finale. Scontro tra generazioni in semi

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I cugini Arnaboldi, Andrea e Federico, sono arrivati ad un solo passo dall’impresa, ovvero dalla finale del Challenger di Como di doppio. Contro la coppia testa di serie numero 1, quella composta da Victor Cornea e Denys Molchanov (Romania e Ucraina) hanno rimontato da 8-4 e 9-6 annullando tre match point consecutivi (saranno quattro alla fine) per cedere poi in volata 12-10 al super tiebreak. E’ stato questo l’epilogo dei giocatori comaschi nel torneo di Villa Olmo che domani metterà in campo, dalle 13, la finale di doppio seguita poi dalle due semifinali di singolare.

Ritirato Kei Nishikori, che comunque già all’arrivo a Como giovedì aveva palesato problemi a quella spalla destra che l’ha poi costretto oggi alla resa, l’attenzione si sposta sullo scontro tra generazioni che è oggettivamente interessante. Nella prima semi si sfideranno il peruviano di 20 anni Ignacio Buse, già tra i primi 10 al mondo del circuito Junior, che se la vedrà con un tennista mai domo e assai ostico come lo slovacco Alex Molcan (ex 38 dell’Atp), mentre nell’altra l’ultimo azzurro rimasto in corsa, Stefano Travaglia seguito al box da quello che era stato lo storico coach di Lorenzo Sonego (Gipo Arbino), incrocerà la racchetta con il nuovo pupillo di un altro coach noto a queste latitudini, ovvero quel 18enne francese Gabriel Debru ora nelle mani del comasco Riccardo Piatti. Giocatore quest’ultimo che è stato numero 1 Junior e che ha anche vinto un Roland Garros di categoria.

Insomma, pur in una giornata contraddistinta dal ritiro di Kei Nishikori per un problema alla spalla (quanto ci sarebbe piaciuta una semi con Travaglia) rimangono comunque sul piatto molti spunti di interesse per gli appassionati, che verranno risolto in un pomeriggio di gare a Villa Olmo.

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About Author

Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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