Finale clamoroso nella partita Ncaa tra South Carolina e Auburn, rispettivamente la numero 13 e la numero 12 del ranking universitario a stelle e strisce. Protagonista proprio la nostra Silvia Chinellato che, sul 6-6 del terzo set (il match assegnava la vittoria per l’una o l’altra squadra) è stata squalificata dall’arbitro senza poter portare a termine l’incontro.

Decisiva, sul 2-2 del tie break contro l’avversaria Georgie Axon, una palla che la comasca ha chiamato fuori e che invece per l’arbitro era dentro. Una regola del campionato Ncaa prevedere che in caso di più contestazioni (tutta la gara era tra South Carolina e Auburn era stata “complicata”) l’arbitro al quarto cambio di chiamata può assegnare il game all’avversaria. Ed essendo la partita sul 6-6 il match è automaticamente stato dichiarato ultimato con il punteggio di 2-6 6-3 7-6.

Una decisione controversa che ha mandato su tutte le furie le padrone di casa anche perché la palla contestata dalle immagini sembrava davvero fuori e non in campo. Il punto perso dalla Chinellato ha finito anche con il decidere il match aggiudicato per 4-3 a Auburn.

South Carolina sale così a 13 vinte e 6 perse in stagione (4-4 nella conference) mentre Silvia rimane a 10 partite vinte con 5 ko. Domani le “Gamecocks” torneranno subito in campo contro Alabama.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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