Che battaglia. Nella notte italiana – pomeriggio inoltrato in Florida – Andrea Arnaboldi passa il primo turno del prestigioso Challenger di Sarasota (100 mila dollari il montepremi) domando sia la terra verde tipica degli States, sia l’avversario, il 23enne brasiliano Joao Pedro Sorgi che aveva vinto le qualificazioni.

Un match durato poco meno di tre ore, in perfetto stile Arnaboldi, in cui il canturino l’ha spuntata – magia del tennis – pur facendo meno punti dell’avversario e recuperando nel tie break decisivo da 3-5. Eppure fino a quel momento, se c’era un giocatore che aveva mostrato di poter vincere era stato proprio l’azzurro.

Primo set senza un solo servizio perso dai due contendenti. Al tie break era però Arnaboldi a scattare 5-2, poi 6-3 per chiudere 7-5. Nella seconda partita era invece Pedro Sorgi ad andare subito 4-0 per chiudere 6-1. Ancora battaglia nell’ultimo set, in cui tuttavia era il brasiliano a doversi difendere sia sul 2-1 Arnaboldi (da 15-40) sia sul 3-2 (altre due palle break annullate), sia sul 6-5 quando il canturino aveva un match point.

Alla fine invece era di nuovo tie break: l’occasione sembrava sfuggire sullo 0-3 e poi sul 3-5, quando Arnaboldi con quattro punti consecutivi (e un gran rovescio a tagliare il campo in due) ribaltava l’esito del match staccando il biglietto per gli ottavi di finale “regalandosi” Frances Tiafoe.

Il prossimo avversario infatti sarà il giovane statunitense, promessa del tennis che con i suoi 19 anni è già numero 87 al mondo delle classifiche Atp. Tiafoe gioca pure in casa abitando in Florida. Di recente ha portato Martin Del Potro al tie break del terzo set (ad Acapulco), mentre al secondo turno di Key Biscayne ha impegnato Roger Federer arrendendosi 7-6 6-3. Insomma, il favorito è senza dubbio il talento a stelle e strisce ma Arnaboldi giocherà con la consapevolezza di non aver nulla da perdere.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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