Il progetto in questi giorni è presente al Tennis Como, in occasione del Challenger Atp. L’idea è quella di coinvolgere diversi sportivi nella lotta contro il cancro, avvicinando il mondo dello sport a chi sta combattendo contro un tumore. Il tutto attraverso interviste mirate su argomenti inerenti all’oncologia e alle emozioni degli sportivi nella propria attività agonistica.
L’obiettivo è parlare della quotidianità delle persone che stanno affrontando un tumore, per abbattere un tabù culturale ancora molto resistente in Italia, che vincola ad un’idea di cancro vissuto solo nei letti di un ospedale.
Il dottor Tagliapietra, presente a Villa Olmo, ha coinvolto Marco Cecchinato, testa di serie numero 1 del torneo, Filippo Volandri, ex tennista presente al seguito dei giovani azzurri, e pure i dirigenti del circolo, la presidente Chiara Sioli e il direttore Paolo Carobbio: tutti hanno risposto con sensibilità ed entusiasmo.
Ad oggi più di 60 atleti nazionali ed internazionali di varie discipline sportive hanno portato il lor contributo al progetto, tra cui Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Corrado Barazzutti, Tathiana Garbin ma anche sportivi di altre discipline. Le testimonianze possono essere lette sulla pagina ufficiale di Facebook www.facebook.com/
Gli atleti partecipano con un segno distintivo: un’immagine con le mani che si stringono davanti al proprio volto sorridente, affinché ci si ricordi sempre che il contatto umano e la vicinanza emotiva sono alla base di qualsiasi terapia, in qualsiasi stadio della malattia. La lotta al cancro è anche questo, parlarne rende già la sfida vinta.
