Successo arrivato dopo 3 ore e 19 minuti di lotta senza esclusione di colpi, dopo aver avuto 26 (ventisei!!!) palle break e dopo che l’avversario gli aveva annullato sette match point. Un andamento che avrebbe potuto scoraggiare chiunque, ma non Arnaboldi che è poi comunque riuscito ad imporsi in volata.
Partita pazza, come spesso capita quando in campo c’è il canturino. Primo parziale praticamente senza break tranne alla fine quando Arnaboldi alla seconda occasione chiude 7-5. Secondo set all’opposto, con ben sette servizi persi su 10 turni, con l’acuto da parte dell’austriaco che tiene la battuta nel momento decisivo per il 6-4.
L’ultimo parziale è tutto da raccontare: Arnaboldi è indietro di un break sull’1-3, poi sul 2-4. Riesce però a rientrare nel match e a passare a condurre per 5-4. Nel turno di servizio per Ofner, l’azzurro ha sei match point tutti annullati (due consecutivi dal 15-40) ma l’austriaco alla fine riesce ad arrivare 5-5. Il brianzolo è bravo a tenere i nervi salvi e ad andare di nuovo 6-5 e 15-40. Questa volta Ofner di match point ne annulla solo uno perché all’ottavo tentativo è Arnaboldi a chiudere da vincitore.
Domani di torna in campo nel pomeriggio contro il ceco Jan Satral. Primo obiettivo però – dopo la maratona di oggi (chiusa con 248 punti giocati) – sarà quello di tentare di recuperare le energie. Tra i due c’è un solo precedente che risale al 2013: vinse il ceco a Praga per 6-2 6-0.