Partita strana, conclusa tra l’altro senza giocare il match point a causa di un punto di penalità proprio nel momento chiave dell’incontro, sul 5-4 del terzo set con l’avversario al servizio. Epilogo che era stato preceduto da un ace con la seconda di servizio.
Equilibrio in campo, insomma, contro un giocatore – Ofner – che quest’anno è stato 120 al mondo e che Arnaboldi aveva battuto di recente sulla terra rossa ma solo per 7-5 al terzo.
Il primo set di oggi a Bratislava ha seguito l’andamento dei servizi fino ad un infinito tie break, concluso 13-11 per Arnaboldi con diversi set point dall’una e dall’altra parte.
Il secondo e il terzo parziale sono stati decisi invece da un solo break (6-3 6-4) che il canturino non è più riuscito a recuperare, compreso – sul 5-4 dell’ultimo parziale – quell’epilogo insolito che dal 30-15 Ofner ha portato prima ad un ace con la seconda palla, poi al penalty point decretato dall’arbitro per il definitivo 6-7 6-3 6-4 in poco meno di due ore di gioco.