Ancora oggi, il match tra Federico e Simone Bolelli, vinto da quest’ultimo in tre set in occasione della prima edizione del Challenger di Como, è un ricordo indelebile e forse una delle più belle partite mai viste a Villa Olmo. L’aretino con la maglietta gialla senza maniche e la scritta sulla schiena “F.Luzzi”. Bolelli con i capelli lunghi. Fu un match splendido.
In quei giorni – era il 2006 – Federico si fece amare ed apprezzare dal pubblico e dallo staff del circolo. Per la finale sul centrale non cadeva uno spillo, stipato oltre ogni previsione, con i cancelli chiusi ben prima dell’inizio della partita. Luzzi, tennista estroso e divertente, amava il nostro lago, qui aveva parenti grazie ai trascorsi di famiglia proprio a Como. La città lo adottò.
L’anno dopo – il 2007 – non tornò per il Challenger, era negli Stati Uniti per gli Us Open. L’unico e ultimo ricordo è quindi legato a quello splendido 2006. Ma tanto ci basta.
Per sorridere amari pensando a lui, ma anche per fermarci e dedicargli un minuto ogni volta che sul calendario vediamo apparire il 25 ottobre. Ciao Federico.