Le conclusioni – del resto ampiamente preventivabili – sono contenute in oltre 400 pagine dal titolo “Lo sport riparte in sicurezza” redatte dall’ateneo piemontese. La debolezza è però insita nello studio stesso: a fornire le indicazioni sulla sicurezza, in scale da 0 (più sicuro) a 4 (meno sicuro) rispondendo a più voci e più parametri, sono state le stesse Federazioni che ovviamente puntano a riprendere l’attività.
Per leggere la comunicazione fatta dal Politecnico di Torino CLICCA QUI.
Rimane il fatto che, stando alla tabella pubblicata oggi sui quotidiani, il livello di rischio del tennis sarebbe di 0,1 su 4, sia per quanto riguarda campi di allenamenti, sia per i campi di gioco, sia infine per i match ed eventuali incontri con pubblico.
Eppure, nonostante questa classifica ottima per lo sport della racchetta, viene anche specificato che i giocatori dovrebbero indossare non solo i guanti – come già avevamo anticipato – ma anche gli occhiali, utilizzando ciascuno il proprio tubo di palline e (questa è forse la cosa che più fa sorridere, o piangere) evitando di scendere a rete entrambi in contemporanea. Una condizione impossibile da sostenere.
Questo giusto per ricordare che comunque andrà nelle prossime settimane, è forse meglio non farsi illusioni. Anche quando il tennis ripartirà – speriamo presto, del resto noi scriviamo unicamente di quello – le condizioni saranno ben lontane da quelle che ricordavamo.