“Non ho mai mollato e ci ho sempre creduto – ha poi commentato Arnaboldi al termine – Poi ho avuto anche un pizzico di fortuna e la partita è girata. Sono contento. Era un partita difficile. Gaio è un tennista che sa fare tutto, completo in ogni elemento, ma io ho giocato un buon tennis”.
Soprattutto all’inizio, con Andrea bravo a non fare mai un passo indietro nel campo e a tenere sotto l’avversario. Sul 5-3 e 40-0, con tre set point, la luce però si spegne. Cinque punti giocati non bene dal brianzolo rimettono in corsa Gaio che non si fa pregare e spinge il match al tie break. Qui però Arnaboldi non si disunisce, rimane in partita, annulla un set point all’avversario sul 6-5 e poi chiude 9-7.
Secondo parziale facilmente nelle mani della testa di seri numero 2, con Arnaboldi che sotto di due break lascia strada fino al 6-1. Tutto si decide dunque al super tiebreak dove, come detto, avviene l’impossibile. Andrea, sotto 4-8 e poi 6-9, annulla tre match point (uno con una bella discesa a rete), si regala la prima occasione per chiudere grazie ad un cattivo rimbalzo della pallina che mette fuori gioco Gaio, e infine non perdona di diritto chiudendo il quarto di finale.
“Questo periodo di lockdown mi ha insegnato ad avere pazienza, calma, a saper aspettare perché non sempre le cose dipendono da noi. Proprio quello che è successo oggi in partita”.
Domani, sulla strada del canturino, in una semifinale lombardo-piemontese, ci sarà a sorpresa Andrea Vavassori. Sconfitto – anche in questo caso al super tiebreak, subendo una rimonta ancora più clamorosa (Vavassori era sotto 5-9) – il romano Gian Marco Moroni dopo 2 ore e 25 minuti di battaglia.