Arnaboldi amaro a Forlì: contro il sudafricano Harris decidono due tie-break

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Il tennis è uno sport strano, uno sport in cui puoi fare più punti dell’avversario (103-99) eppure perdere, uno sport in cui puoi avere anche più palle break di chi sta dall’altra parte della rete, eppure uscire dal campo con l’amaro in bocca. Perché non conta quanti punti fai, ma quali.

E’ quello che è successo oggi ad Andrea Arnaboldi al Challenger di Forlì. Il giocatore canturino, opposto al sudafricano Lloyd Harris, numero 95 delle classifiche mondiali Atp, si è arreso dopo aver disputato un ottimo match con il punteggio di 7-6 (4) 1-6 7-6 (4).

Decisivi dunque due tie-break, entrambi con andamento simile, in cui il giocatore di Città del Capo ha ottenuto i punti decisivi sprintando da 5-4 a 7-4. Momenti dell’incontro in cui Harris ha potuto contare sulla prima di servizio che proprio in quei frangenti non l’ha tradito.

La cronaca del confronto sta tutta qui. Perché il resto è stato in confronto equilibrato e giocato punto su punto nella prima e nella terza frazione, dominato invece da Arnaboldi (con ben tre break) in quella centrale. Ma tanto non è bastato e alla fine, dopo 2 ore e 24 minuti, a passare il turno è stato il sudafricano.


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About Author

Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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