In queste ore sono piovuti commenti da ogni parte, tutti ovviamente di elogio per il 19enne talento azzurro guidato con maestria dal coach comasco e dal suo staff. Il più divertente è stato quello del comico Gene Gnocchi, che ha esortato Piatti a tentare di fargli “vincere un torneo di Quarta”.
Ma ovviamente l’intervento di Gianni Clerici è stato quello più sentito: “Ora hanno capito tutti cosa vale Sinner – ha scritto il giornalista comasco – In una simile autocelebrazione (riferendosi a se stesso, ndr) non posso dimenticare di aver insegnato il tennis a Riccardo Piatti. Mi ha ringraziato il giorno del mio compleanno su Facebook” (“Ti conosco da quando ero bambino, e ancora una volta ti vorrei ringraziare per tutti i preziosi consigli che mi hai sempre dato”, aveva scritto Piatti).
“Riccardo, mio antico figlioccio. Comasco come me e amico di famiglia, gli consigliai di recarsi a lavorare al campus di Bollettieri negli Stati Uniti, e lo fece e ci rimase per circa due mesi“. “Ma prima di tutte queste cose venne il giorno in cui mio papà acquistò due palloni pressostatici a Como, affinché io vi dirigessi gratuitamente una scuola di tennis che il presidente non voleva. Lì trovai i fratelli Piatti, che furono tra gli allievi maggiormente entusiasti, pur senza diventare grandi giocatori”. Una storia insomma nata tutta in riva al Lago di Como.
Poi la chiosa già citata: “Io ormai ho 90 anni, e questa di Sinner rimane tra le giornate migliori che abbia passato”. E detto da chi il tennis lo conosce più di ogni altra persona, è un riconoscimento non da poco. Quante gioie sportive, in queste giornate di novembre, per tutti noi appassionati di tennis comaschi. Terra che allo sport della racchetta ha donato tantissimo, e ne dobbiamo andare fieri.
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