Ieri, nella finale contro l’altrettanto ottimo peruviano Ignacio Buse – che però rispetto al francese ha un deficit non da poco, il servizio che porta pochi punti – a decidere sono stati i dettagli, in un match di oltre due ore concluso con il punteggio di 6-1 2-6 6-3 e giocato in un clima più equatoriale che da Lago di Como. Umidità pazzesca, portata dal temporale che solo un’ora prima della finale aveva rischiato di guastare la festa (il campo era allagato) e che ha inevitabilmente condizionato il gioco, rendendolo oltremodo faticoso.
Ed è forse anche per questo che alla fine, quando le energie iniziavano a scarseggiare e nonostante un peruviano che sembrava pronto per la zampata vincente, il guizzo è arrivato dal francese che in settimana aveva giocato una partita in meno (grazie al ritiro di Nishikori) e anche quattro set in meno, arrivando dunque a domenica più riposato rispetto a Buse che già nei quarti e in semi aveva dovuto arrivare al terzo set. Bravi tutti, comunque, e bella partita. Al termine di un torneo in cui i giovani hanno decisamente schiantato i colleghi più esperti.