La finale è stata davvero ad un passo per Andrea Arnaboldi e Salvatore Caruso nel torneo di doppio del Challenger di Phoenix in Arizona. La coppia azzurra – formata dal canturino e dal siciliano – non ha saputo concretizzare un vantaggio di 9-5 nel super tie-break che ha assegnato la vittoria.

Alla fine infatti sono stati i britannici Jamie Murray e Neal Skupski, teste di serie numero 1, a passare il turno annullando quattro match point consecutivi infilando sei punti di fila per il definitivo 6-7 6-0 11-9.

Arnaboldi e Caruso erano stati bravissimi nel primo set, a recuperare una situazione molto complicata (1-4, 3-5) portando gli avversari al tie break (vinto 7-5) dopo aver annullato due set point sul 4-5. Senza storia era stata invece la seconda frazione vinta dai britannici per 6-0.

Caruso poco prima aveva giocato anche la semifinale del tabellone di singolare, perdendo dalla testa di serie numero 4, il kazako Mikhail Kukushkin (numero 43 al mondo), per 6-1 7-5.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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