In realtà poi Sonego ha vinto agevolmente, anche se il 20enne di Cantù ha tenuto alla grande il campo e le sue occasioni le ha avute. Come sul 2-2 del primo parziale, quando con un errore di diritto (non forzato, peccato) ha sprecato una palla break per andare avanti 3-2. L’allungo è arrivato subito dopo, ma da parte del piemontese che è andato 4-2 per chiudere 6-3 con un solo servizio strappato a fare la differenza.
Nella seconda partita Arnaboldi ha avuto un’altra occasione per rientrare nel match (sotto 3-1) ma alla fine è stato sempre Sonego a spingersi fino al 6-2 dopo un’ora e 30 minuti di gioco. Insomma, il match era proibitivo e lo si sapeva. Federico aveva di fronte un top player, tra i primi 50 al mondo. E può anche recriminare sui molti errori gratuiti commessi, normali del resto quando si cerca di alzare l’asticella del proprio gioco forzando un po’.
La prestazione però è stata buona, anche se la continuità nel gioco è ancora da ricercare. Federico chiude così un ottimo Campionato Italiano, partito dalle qualificazioni (vinte) e impreziosito da un ottavo di finale contro un giocatore di livello mondiale. Quei match che pongono dei punti fermi nelle carriere di un giocatore.