In realtà, l’incontro con il francese Antonine Hoang avrebbe potuto terminare qualche punto prima, ovvero al secondo match point, quando il giudice di linea ha dato buono un lungolinea che in realtà sembrava largo. E l’incontro avrebbe potuto finire anche al terzo match point, con un nastro che al posto che trattenere la palla l’ha fatta cadere dalla parte di campo di Arnaboldi. Alla fine, tuttavia, il canturino è stato bravo a non perdere la pazienza e a chiudere lo stesso il conto all’ennesima occasione.
Hoang, numero 130 dell’Atp, era il favorito della vigilia nonché la testa di serie numero 4 del Challenger di Lilla. Ma già ieri Arnaboldi aveva dimostrato di attraversare un buon momento. La partita è durata 2 ore e 24 minuti. Impressionante, tra le statistiche, soprattutto quella delle palle break: Arnaboldi ne ha avute a disposizione addirittura 18 (5 trasformate) contro le 3 dell’avversario (due trasformate).
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