Amarezza Arnaboldi a Forlì: realizza più punti e ace ma passa Masur

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Il tennis è uno sport stregato. Si possono fare più punti dell’avversario (100 contro 99) eppure perdere la partita. Si possono avere cinque palle break (di cui tre consecutive) nell’ultimo e decisivo set, eppure cedere all’ultimo turno di servizio e alla prima occasione per l’avversario. Lo sport del diavolo colpisce ancora e questa volta la vittima è Andrea Arnaboldi che al Challenger di Forlì (nonostante 17 ace contro 7) ha dovuto cedere strada al tedesco – testa di serie numero 7 – Daniel Masur, 181 dell’Atp.

Nella prima frazione è stato il tennista teutonico a portarsi a condurre, grazie al tiebreak concluso sul punteggio di 7-3. Nel secondo set Arnaboldi – sul punteggio di 3-2 – ha ottenuto il primo break della giornata andando a condurre 4-2, poi 5-2, 5-3 per chiudere 6-3.

Ricco di rimpianti l’ultimo set: Arnaboldi sull’1-1 ha avuto a disposizione tre palle break consecutive (da 0-40), poi una quarta nello stesso game e una quinta sul 3-3. Ma alla fine è stato Masur a strappare il servizio all’avversario e proprio sul finire quando il canturino, sotto 5-4, serviva per rimanere nel match.


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About Author

Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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