Ques’ultimo – buon doppista (è stato numero 23 al mondo, ancora oggi è 64) – da anni non giocava in singolare nel circuito dei Pro e l’ha fatto oggi sfruttando una wild card.
Si è giocato sul veloce e in altura, a oltre 1500 metri di altezza della città del Messico Centrale. Una partita che si è decisa in dieci punti o poco più a cavallo dei due set quanto Arnaboldi con un doppio fallo ha regalato il break del 7-5 nel parziale iniziale, per poi subire subito dopo il nuovo break in apertura di seconda partita.
Un 2-0 che è poi diventato 6-4, con Arnaboldi che non ha mai avuto la possibilità di giocare una palla break per rientrare nel match pur essendosi trovato due volte di fila ai vantaggi con il messicano al servizio.