Il tennis è uno sport maledetto, per questo splendido. Oggi l’ennesima conferma, sul Centrale del Tennis Como. Perché il pubblico che ha preferito rimanere fino alla fine, noncurante del richiamo della cena, ha assistito all’esempio della follia pura di questo sport.

Protagonisti l’azzurro Matteo Donati, bisognoso della vittoria come d’acqua nel deserto (e forse per questo più teso nei momenti cruciali) e il 18enne Corentin Moutet, francesino dal comportamento spesso sopra le righe – come quanto ha chiamato i ball boys a “testimoniare” su una palla fuori che l’arbitro aveva decretato sulla linea – ma dal talento immenso. Portiamo negli occhi un passante spalle alla rete che se l’avesse fatto Federer sarebbe già su tutte le bacheche di Facebook.

Ma torniamo al match, l’ultimo dei quarti di finale, sceso in campo sul calare della sera e condizionato da un vento forte e freddo. Donati domina l’avvio, chiude 6-3 il primo set, arriva 2-0 nel secondo, non sfrutta tre palle per il 3-0 (era 0-40) ma si porta comunque 4-2. Qui arrivano i primi segnali di quello che sta per succedere. Moutet, che fino a questo momento aveva alternato giocate pazzesche a errori della stessa portata (pazzeschi, appunto), risale 4-4, ma subito dopo – in una perenne lotta con se stesso e l’arbitro – torna sotto 5-4.

Donati serve per il match. Finita? No. Da questo momento Moutet infila 7 giochi consecutivi, vince il secondo parziale 7-5 e vola 5-0 nella frazione decisiva, salvandosi una volta da 0-40 e un’altra da 15-40. Finita? Ancora no, perchè questa volta è Donati a risalire 5-3 e ad avere due palle per il break del 5-4. Le emozioni – di una partita comunque non bella – finiscono qui. In semi va il 18enne francese e all’azzurro rimane la grande amarezza per un risultato che era alla portata.

Oggi Moutet se la vedrà con Pedro Sousa, il portoghese timido che piano piano ha fatto fuori tutti, l’idolo di casa Arnaboldi e oggi il detentore del titolo Kenny De Schepper. Nella parte alta la semi sarà invece tra un Marco Cecchinato che va di corsa (anche oggi solo 58 minuti per battere Oscar Otte, testa di serie numero 7) e il serbo Filip Krajinovic, bravo a rimanere nel match con Gastao Elias dopo aver perso il primo set 7-6 e, soprattutto, dopo essere stato in vantaggio al tie break per 5-0.

Pronostici? Diciamo Cecchinato e Sousa. Ma in fondo in fondo non ne siamo così sicuri. La giornata si aprirà domani con la finale del torneo di doppio alle 14. In campo due coppie specialiste di questa disciplina altamente spettacolare: Aliaksandr Bury (Bielorussia)-Kevin Krawietz (Germania) contro Sander Arends (Olanda)-Antonio Sancic (Croazia). A seguire, non prima delle 16, le due semifinali di singolare.

TABELLONI SINGOLO E DOPPIO

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About Author

Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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