Quarta semifinale dell’anno per Andrea Arnaboldi, in una stagione che si sta rivelando a corrente alternata, con passaggi a vuoto ma anche picchi di altissimo livello. Oggi, stiamo vivendo per fortuna uno di questi ultimi. Perché al Challenger di Banja Luka, dopo il capolavoro di ieri contro Roberto Carballes Baena, testa di serie numero 1 e 100 al mondo, oggi il canturino si è ripetuto alla grande.

Di fronte aveva Felix Auger-Aliassime, astro nascente del tennis canadese e mondiale che aveva vinto domenica il Challenger di Siviglia. E oggi come ieri, Arnaboldi ha controllato il match senza perdere mai il servizio e concedendo una sola palla break (contro le 10 a favore).

Sono stati due i break che hanno deciso il match valido per i quarti di finale: il primo è giunto sul 2-1 Arnaboldi in apertura di incontro (poi tenuto fino al 6-2 del set iniziale), il secondo è arrivato sul 3-3 della seconda partita poi conclusa per 6-4.

Il mancino brianzolo – come detto – è alla quarta semifinale stagionale dopo San Luis Potosì in Messico, Tallahassee in Florida e Biella. E’ arrivato il momento di “timbrare” la finale ma di fronte avrà la testa di serie numero 3, il forte tedesco (22 anni) Maximilian Marterer (121° dell’Atp). Tra i due non ci sono precedenti.

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Sono nato a Como nel dicembre del 1974 e in questa città sono cresciuto, mi sono sposato e sono diventato padre. Sono un giornalista professionista iscritto all’Albo della Lombardia. Amo il tennis da sempre, da quando bambino sognavo di diventare Stefan Edberg. Mi sono fermato molto prima. Pigro di natura, ho preferito raccontare questo sport nel modo meno faticoso, ovvero dalla tastiera di un pc. Ho lavorato per Espansione Tv e il Corriere di Como seguendo tutt’altro, la cronaca nera e giudiziaria. Oggi scrivo per La Provincia di Como.

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